ORIGINE E CHIMICA DEI COLORANTI
Origine e costituzione chimica dei coloranti La maggior parte dei coloranti artificiali è messa in commercio in polvere, in cristalli, in pezzi, in pasta, con nomi che non sono indicativi della loro costituzione chimica ma che piuttosto si riferiscono al tono di colore, o sono di fantasia ( nomi di città, di persona, della ditta produttrice, ecc.). Inoltre spesso i vari nomi sono seguiti da più lettere aventi per lo più un preciso significato ( sono generalmente iniziali di parole tedesche ), e indicano la tonalità di un colore o la diversa gradazione di tinta; così se il nome di un colorante, per esempio rosso, è seguito da B o G significa che il suo tono tende al blu o al giallo; cosi un violetto metile seguito da R, 3R, 4R o B, 2B, 3B, ecc. indica colori volgenti al rosso o al blu con tonalità crescente ( il numero indica che il tono volge sempre più al colore indicato dalla lettera che lo segue ). A volte le lettere indicano certe proprietà della sostanza, così, ad